martedì, aprile 11, 2006

Ultime dalla Pravda

Stamattina mi sono svegliato con una nuova concezione della gente che mi circonda. Dopo due anni che vedo intorno a me persone che finalmente si informano, pensano con la propria testa, diffidano da ciò che passa il convento e pongono sempre la seconda domanda, mi trovo spiazzato nel giro di poche ore.
Ora mi sembra di vedere solamente persone a doppia faccia. Nel bar per colazione, nelle macchine dirette ai posti di lavoro. Solamente un gruppo di pecore che si travestono da lupi quando non sono sole.
E mi rendo finalmente conto di quanto fosse stato utopistico il mio ottimismo nei confronti del futuro, di quanto fossero fragili i miei ideali.
L’italia è spaccata a metà secondo i sondaggi. La metà degli elettori ha dato di nuovo fiducia alla destra capitanata da Qui, Quo e Paperon De Paperoni.
A cosa sono servite allora tutte quelle belle parole? A cosa sono serviti anni di carboneria internettiana, giornali “bolscevico/eversivi” italiani ed internazionali, documentari/film sui tempi che corrono, spettacoli teatrali e di piazza di comici/giornalisti epurati dalla TV?
A ritrovarci come cinque anni fa! A dare al prete mancato di sinistra una maggioranza di camera così striminzita che le prossime elezioni di novembre sono una certezza quasi matematica.
Posso capire che la sinistra abbia fatto tanti errori ed abbia omesso tante opposizioni fondamentali, ma qui si sta paragonando la differenza tra porcate e porcherie come ha scritto Sartori.
E allora teniamoci tutte le portate per il culo internazionali, tutti i telegiornali-Luce 2000 di Mimun e tutte le sparate criminali contro magistratura e cittadini. Facciamo riposare un attimo i farabutti che hanno fatto come volevamo per 5 anni conducendo l’Italia sempre più verso l’Argentina e aspettiamo che tornino sulle loro belle poltrone, per terminare ciò che avevano iniziato.
E prepariamoci ad attaccare una banana in bella vista nella parte bianca della bandiera, quando le faremo ruoteare questa estate in Germania!

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